CONTEMPORARY JEWELS AND LEATHER SHOP

Chi sono

Per prima cosa lasciate che mi presenti: sono Ilaria Paparesta e sono nata ad Arezzo in Toscana nel 1980. Sono cresciuta in una città d’Arte ed ho coltivato da subito la passione per l’artigianato. Osservavo infatti mia madre, una sarta,  ogni giorno intenta a lavorare alla macchina da cucire, trasformando tessuti senza forma in abiti bellissimi. Stavo seduta vicino a lei e la osservavo sistemare la scatola dei fili colorati, e ricordo come lei mi coinvolgesse. Le passavo il filo giusto, mentre lei continuava a lavorare sotto la luce fioca della macchina. Purtroppo l’adolescenza spesso ci vede protagonisti di scelte che , in realtà, non ci rappresentano. La scuola che ho frequentato mi ha allontanato da questa curiosità , dalla mia passione per il lavoro artigianale. L’impulso creativo , studiando tutt’altro, è rimasto silente, nascosto, quasi soffocato. Quel fuoco però non si è mai spento, è rimasto pronto per riemergere e divampare al momento opportuno.

Dopo una carriera accademica di tutto rispetto ma completamente scollegata da ciò che mi occupo oggi  (sono una psicologa criminologa!), sono tornata finalmente alla radice del mio spirito. Ma arriviamoci con calma, lasciate che vi accompagni lungo il percorso che ho costruito in questa nuova fase della mia vita. 

Nel 2013 ho partecipato ad un corso di Riciclo Creativo dove ci insegnavano l’arte del recupero dei materiali. L’intento era imparare a trasformare la plastica “da buttare” in oggetti di nuovo utili. L’idea di fondo era meravigliosa, ma i materiali plastici non erano ciò con cui volevo lavorare davvero.

Iniziò dunque una lunga fase di ricerca: iniziai a provare altri materiali, che dovevo toccare  con mano per capirne la dinamicità, il loro movimento, la loro funzione. Dovevo ripensarli, osservarli fuori dal loro contesto originario per poterli utilizzare in modo nuovo, mio.

Nacque così la mia prima collezione di bigiotteria: la Rainbow Collection. Una parure di collane, orecchini e bracciali completamente realizzati con ciò che rimane di matite colorate usate. Fu un vero successo, uno stimolo enorme che oggi rimane uno dei miei prodotti più apprezzati specialmente negli Stati Uniti. 

L' arrivo della pelle

Il mio approccio al mondo della lavorazione della pelle è arrivato in modo inaspettato. Una mia amica, sarta come mia madre, mi regalò una grossa quantità di ritagli di pelle beige, scarti di lavorazione di altri prodotti. Accettai il dono prima di avere le idee chiare su come avrei potuto farne uso: erano molto piccoli, e dovevo in qualche modo ricavarne qualcosa di minuto. Mi bastò prendere in mano un paio di forbici ben affilate per dare vita alle prime foglioline, che portarono naturalmente alla mia seconda collezione: la Lea Collection. La Lea Collection è composta da orecchini, bracciale e tre tipi diversi di collane, la più importante delle quali si realizza in un ensemble di circa mille foglioline in pelle ritagliate a mano. Tutta questa operosità, nell’anno 2016, andava di pari passo con il mio lavoro “normale”, nel senso di “nella norma”. Ma io , evidentemente, ambivo a qualcosa di straordinario. Fu così che decisi di dimettermi dalla mia posizione lavorativa nel 2017 ed investire anima e corpo nella mia creatività, canalizzando ogni risorsa nella mia passione. Dovevo inseguire il sogno di vivere facendo qualcosa che amavo, ed amo.

Lo zampino del Destino

C’è un aneddoto che adoro raccontare sul giorno in cui ho dato le dimissioni. Tornai a casa quel pomeriggio dal mio finalmente vecchio ufficio ed aprii la mia casella gmail. Cliccai sugli ultimi aggiornamenti della Newsletter del Polimoda di Firenze scoprendo così di trovarmi all’ultimo giorno disponibile per la candidatura di un bando! Superare la selezione mi avrebbe fatto accedere ad un Corso Professionalizzante in “Tecniche di lavorazione artigianale del Made in Italy” specifico per i Leather Goods (e le Borse in Pelle). Un sogno. Non potevo perdere tempo: stampati i moduli lì inviai subito indietro ed aspettai.  Dopo un lungo processo di selezione, riuscii ad essere ammessa. Tutto cambiò , per me: avevo davanti nuove skills da acquisire, l’esperienza condivisa di insegnanti con anni di professione alle spalle, uno stimolo continuo a coltivare la creatività senza porsi limiti nel metterla a frutto.

Al Polimoda di Firenze trovai un luogo in cui finalmente essere me stessa, esprimermi liberamente in compagnia di altri creativi, un ambiente in cui per la prima volta non mi avrebbero fatta sentire fuori posto. Il mio habitat naturale. Il corso del Polimoda terminò con un’esperienza formativa in collaborazione con una importante azienda di Rignano sull’Arno, la I&S . Quest’azienda si occupa di allestimenti ed accessori per il lusso, e con loro mi sono avvicinata al mondo della lavorazione del plexiglass di altissimo livello. Un materiale dalla molteplice potenzialità, sul quale ho imparato a lavorare arrivando ad amarne la dinamicità, la luce, potrei dire la magia. Questo perché la mia esperienza con la I&S mi ha portato a ideare e creare la mia terza collezione: la Illusion Collection. La mia Illusion si compone di gioielli geometrici che giocano sulle illusioni ottiche e la magia della luce.

Alla fine del mio anno di collaborazione e stage di formazione alla I&S ero pronta ad approcciarmi al mio lavoro in modo diverso : non più solo artigiana, ma creatrice di un brand. Ricicl.Ar, la mia prima identità creativa diventò così Paparesta Accessories: ai gioielli si aggiunsero le borse, intrecciando la maestria artigianale e la lavorazione professionale alla passione per ogni creazione. Il Polimoda mi aveva fatto dono di una enorme ricchezza: la consapevolezza che la creatività non ha limiti e che bisogna esprimere se stessi per quello che si è. Un creativo, un artista, non da peso al pensiero commerciale. Il vendere è il mezzo, non il fine

Da questa consapevolezza e dalla voglia di osare nacque Thanatos Collection, la mia quarta collezione. Realizzata interamente in pelle ed ispirata al mondo del bondage , la Thanatos Collection è concepita per “animali da palcoscenico”: è infatti la collezione che rispecchia di più il mio stile personale.

Conosci te stessa

Nel 2018 intervenne a gamba tesa il mio peggior nemico, il mio più grande difetto : mi annoio facilmente. Del resto ritagliare foglioline è un’attività non proprio ludica. Mi trovai in casa una cassa piena di riviste vintage risalenti agli anni ‘50 e ‘60, e , sfogliandole, sentii l’impulso irrefrenabile di realizzarci qualcosa. Non qualcosa di casuale: dovevano diventare dei collage. Mi armai di riviste, le immancabili forbici e della colla stick e mi cimentai nelle mie prime creazioni pop art. Decisi, per gioco, di realizzare così dei regali di Natale per le persone a me più care, dedicando ad ognuno di loro un collage personalizzato. Non mi sarei mai aspettata le reazioni ricevute al momento della consegna dei regali : dalle risate di cuore fino alle lacrime. Questo, unito al feedback di chi ogni giorno mi vedeva divertirmi durante il processo creativo, mi fece comprendere che ciò che stavo facendo fosse qualcosa di unico, forte dal punto di vista emotivo, e l’emozione che avevo generato mi si riversò addosso riempiendomi l’anima. Ad oggi i collage esprimono la mia vena artistica creativa nella sua forma più libera, assoluta (“ab solututus”, sciolto da vincoli) nella sua espressività.

La pop art, dalle immagini al ricamo

Nel 2019 un incontro con una persona importantissima mi avvicinò ad una nuova forma d’Arte : il mondo del ricamo. Mi insegnò i fondamenti di questa tecnica ed insieme frequentammo un corso online sulla tecnica specifica del “ricamo su foto trasferimento”.  Mi piacque tantissimo il connubio tra media contemporaneo e artigianalità, ma rimasi delusa dai soggetti più tipicamente scelti per questa forma d’arte manuale. Ritratti di famiglia, foto di cani e gatti, paesaggi, non erano certo liberi ed assoluti come ciò che mi aveva fino ad allora contraddistinta. Dovevo ricamare soggetti che piacessero a me, non al mercato. Le mie prime scelte furono quindi le locandine di American Horror Story, poi vennero bocche e mani, fino ad arrivare a artisti circensi e bellissime donne.  Tutto esplose di colpo, dal gioco per distrarsi dal lavoro ad oltre 1000 ricami venduti in quel primo anno di creatività. Il tesoro più grande che ho ricavato da tutte queste mie esperienze è una massima che vorrei esprimere a tutti voi: Essere coerenti con se stessi ripaga sempre.
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